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Cosa vuol dire essere 4.0…

Nel gergo comune essere 4.0 significa aver implementato quel Cyber Phisical System, elemento strutturale dell’industria 4.0, che permette all’impresa di migliorare le proprie performance produttive combinando mondo reale e mondo virtuale.

Questa focalizzazione sugli strumenti tecnologici, spesso porta ad una implementazione che trascura sia le persone sia i processi, determinando il fallimento del progetto di innovazione (il 70% come racconta Tony Saldanha di Procter & Gamble nel suo libro “Perché le trasformazioni digitali falliscono”).

“Prima di poter fare qualcosa devi diventare qualcosa”Johann Wolfgang Goethe

Il percorso che porta un’impresa a essere 4.0 può iniziare da una singola area aziendale per poi proseguire gradualmente con le funzioni collegate. Ad esempio, è possibile avviare la trasformazione digitale con un progetto in ambito manutenzione, proseguire con la produzione, la qualità e infine la logistica. Questo abilita gradualmente l’ecosistema di innovazione che consente all’impresa di prendere decisioni guidate dai dati, di rafforzare la business continuity e di instaurare un corretto assetto organizzativo, concorrendo alla prevenzione della crisi di impresa. In particolare, la trasformazione digitale in ambito manufacturing permette di ridurre i fermi macchina imprevisti, garantire la tracciabilità e la rintracciabilità e incidere positivamente sulla disponibilità impianti e più in generale sull’OEE.

ally Consulting accompagna i propri clienti nel percorso di trasformazione digitale guidando i progetti con un approccio consulenziale che consente da un lato di mantenere una visione a 360° del contesto, dall’altro di accedere a competenze specialistiche. Il risultato è la messa in opera di soluzioni innovative basate su best practice e al contempo adeguate al contesto aziendale. ESSERE INDUSTRIA 4.0 E NON SOLO FARE INDUSTRIA 4.0.

FARE INDUSTRIA 4.0

L’industria 4.0 prevede l’uso di sistemi fisici-cibernetici (CPS – Cyber Phisical System) per rendere più efficiente il processo produttivo, ovvero attrezzature, macchinari e impianti sono integrati aumentando la sinergia tra i diversi processi aziendali. L’implementazione di questo sistema, così come riportato da McKinsey già nel 2015, segue quattro principali direttrici:

  • utilizzo dei dati, potenza di calcolo e connettività, ponendo l’attenzione su big data, open data, Internet of Things (IOT), machine-to-machine e cloud computing per la centralizzazione delle informazioni, la loro raccolta e la loro conservazione
  • analytics e intelligenza, mettendo il focus sulle tecnologie che consentono l’apprendimento automatico da parte delle macchine (machine learning), l’analisi in tempo reale dei dati e l’utilizzo di piattaforme cloud ibride che consentono l’analisi integrata di dati da fonti diverse (private e pubbliche)
  • interazione tra uomo e macchina, dando importanza allo studio della user experience e a tecnologie come la realtà aumentata, la realtà virtuale e i sistemi touchless
  • passaggio dal digitale al “reale” razionalizzando i costi e ottimizzando le prestazioni, favorendo tecnologie come l’additive manufacturing, la robotica avanzata, l’immagazzinamento e la raccolta dell’energia con tecniche innovative e la visione artificiale.

In Italia, queste indicazioni sono state recepite nel 2016 con un primo piano governativo ad hoc che ha poi subito evoluzioni e revisioni: da Piano Industria 4.0 a Piano Impresa 4.0 fino al Piano Nazionale della Transizione 4.0, aggiornato al 2022.L’impulso di “fare industria 4.0”, in questo contesto è sicuramente molto forte: acquistare macchinari iper ammortizzabili, implementare software che digitalizzano i processi produttivi senza reingegnerizzarli sono le prime azioni che un manager è portato ad avviare. Tuttavia, in un progetto di trasformazione digitale, l’organizzazione è chiamata a diventare 4.0 nella sua interezza.

ESSERE INDUSTRIA 4.0

  • i processi diventano digitali, sicuri e sostenibili, automatizzando le attività più onerose, favorendo la comunicazione tra le diverse funzioni aziendali, uniformando buone pratiche intra-organizzative e snellendo le fasi critiche
  • le persone sviluppano nuove competenze digitali e relazionali, modificano le loro abitudini in ottica di benessere, migliorando anche le proprie performance
  • le tecnologie diventano abilitanti, supportano le attività delle persone, consentono il monitoraggio dei processi e ne favoriscono la comunicazione all’interno dell’organizzazione e in generale con gli stakeholder.

La sinergia tra processi, persone e tecnologie abilitanti definisce quello specifico ecosistema di innovazione, che rispecchia l’identità aziendale e al quale ogni impresa dovrebbe tendere per potersi definire 4.0.

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